domenica 15 giugno 2008

STING: THE MOMENT OF TRUTH


Premete "Play" per vedere per intero "STING: THE MOMENT OF TRUTH" (con le frecce a destra e a sinistra si cambia capitolo)


“The Moment of Truth” non è un film e nemmeno un documentario sulla carriera di Sting. The Moment of Truth è simile ad una lunga intervista che Steve Borden fa a se stesso, il risultato è un documentario biografico montato e recitato cinematograficamente. Il film è stata un’idea dello stesso Steve Borden, che raccontando le sue esperienze di vita personale, vuol fare conoscere a tutti, quanto di grande ha fatto Cristo nella sua vita. Bisogna sapere infatti che Sting ha avuto dei grossi problemi nella sua vita privata, sin da quando iniziò la sua carriera da wrestler professionista: la lontananza da sua moglie Sue (con la quale prima di portarla all’altare era stato fidanzato molto tempo) a causa dei continui spostamenti da una parte all’altra del mondo che il wrestling comporta, aveva logorato piano piano il loro rapporto. E così mentre la carriera di Sting decollava, Steve Borden, stava sempre più male perché il wrestling stava letteralmente distruggendo la sua vita privata, facendogli saltare compleanni dei figli, anniversari e tutti gli eventi che rendono speciale il rapporto familiare. Steve decise così di soffocare la sua tristezza voltandosi verso l’alcool e le pillole, diventandone dipendente e complicando ancora di più la sua vita. In questo momento di totale disperazione però, Sting si ricorda di quando all’inzio della sua carriera, quando si trovava in gravi difficoltà economiche, il Signore gli diede la forza ed il coraggio necessario per sfondare nel grande business del wrestling ed in seguito di divenire uno dei più rappresentativi ed importanti wrestler di ogni tempo.

Donando la sua vita al Signore e ritornando sulla retta via che da tempo aveva smarrito, Sting riesce a mettere ordine nella sua vita, salvando letteralmente il suo matrimonio, diventando un presente ed affettuoso marito ed un padre esemplare per i suoi figli. Il film è diretto in maniera discutibile dal regista George King, il quale, comprensibilmente, deve lavorare a basso budget e molte scene ne risentono (le arene, per esempio sono dei piccoli set con pareti nere alle quali vengono aggiunti, in altre inquadrature, il pubblico della TNA). Per un fan dello Stinger, è però difficile da accettare il fatto di vedere le scene di wrestling cronologicamente confuse ed in alcuni casi proprio sbagliate (vengono infatti mostrati tra i vari spezzoni recitati, alcune scene dell’archivio WCW che però spesso si trovano in disaccordo con quanto viene narrato dalla recitazione del film). Una cosa che m’ha dato particolarmente fastidio è stato la mancanza di cura del trucco del giovane “Surfer” Sting, il quale arrivava sul ring con la faccia dipinta con colori molto eccesi con disegni particolarmente artistici, e che purtroppo nel film non trova riscontro, presentando il giovane Sting con dei trucchi poco aggressivi e non tanto belli.

Altra nota di demerito per il trucco di “black & white” Sting. Come tutti probabilmente saprete, il trucco bianco e nero dello Stinger ha avuto diverse variazioni (da quello senza espressione, a quello molto più simile a quello del Corvo, a quello triste e a quello aggressivo) che nel film però si vedono solo nei filmati d’intermezzo della WCW creando un po di confusione (quantomeno visiva) nello spettatore. Sono ovviamente dei difetti che riscontrano i veri fan del wrestler ai quali sembra che Steve Borden e il regista non hanno dato molta importanza, dedicandosi di più sulle scene della sua vita privata.

Steve Borden a sorpresa si rivela un ottimo attore e Donnie Falcate (che interpreta Steve da giovane e Sting nella versione “multicolor”) interpreta discretamente il suo ruolo calandosi sufficientemente nella parte. Alcune scene sono girate al TNA Asylum di Nashville, la prima casa della federazione degli Jerrett, e compaiono alcuni wrestlers che non si sono mai scontrati con Sting (come Abyss, gli AMW o Lance Hoyt) come se il wrestler fosse ancora in attività. Il film, a prescindere dalle scelte di regia, comunque non lascia indifferenti: la storia che viene narrata è molto interessante e lascia molto a riflettere (e questo era lo scopo del regista e di Sting), putroppo il film NON E’ doppiato in italiano è si può acquistare in solo in DVD in lingua originale sul sito ufficiale di Sting (www.therealsting.com) e su altri negozi on-line come (eBay o Amazon.com). Consiglio di vedere questo film a tutti i fan di Sting ed in generale ai fan di wrestling che vogliono conoscere più da vicino l’eroe che ha intrattenuto le nostre serate con azioni incredibili, calandosi dai tetti delle arene come un supereroe, e fissando lo schermo con i suoi occhi tristi, già…perché sono gli occhi che raccontano la storia di un uomo.

Luca “PoiSoN” Celauro.

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